Fotografare le persone – in modo anonimo senza il condizionamento dell’occhio di cristallo – nella loro qualità di viaggiatori, o passanti anonimi, in luoghi anonimi ( in quanto non vissuti e sconosciuti all’osservatore ), coglierne gesti, espressioni e azioni spontanee, restituisce valore al nostro vivere quotidiano, dove l’utente “attore”si puo’ riconoscere, in modo consapevole, stante la meccanicità delle nostre azioni quotidiane e darsi, in questo modo una propria “identità anonima”.